Negli ultimi anni l’hype nel mondo fotografico si è concentrato quasi esclusivamente sulle full frame di Canon e Sony. Questo ha portato molti a pensare che i sensori APS-C siano “di serie B”. Eppure Fujifilm X-H2S ha dimostrato il contrario: una macchina che, per prestazioni e caratteristiche, può tranquillamente competere con modelli full frame di fascia alta.
Un sensore stacked che fa la differenza
Il cuore della X-H2S è il sensore APS-C stacked da 26 megapixel. È un unicum nel suo genere: pochissime APS-C possono vantare questa tecnologia. Il risultato?
- 40 fps con otturatore elettronico con rolling shutter quasi impercettibile.
- 15 fps con otturatore meccanico, perfetti per sport e wildlife.
- Un readout velocissimo, ideale anche per video fluidi e privi di distorsioni.
Prestazioni ISO e gamma dinamica
È vero: l’APS-C soffre più rumore rispetto al full frame, ma la X-H2S sorprende.
- Immagini pulite e utilizzabili fino a ISO 12.800.
- Oltre questa soglia la qualità cala, ma resta comunque gestibile in contesti non professionali.
- Gamma dinamica ampia, soprattutto se si lavora in F-Log2 o HLG.
La magia del colore Fujifilm
Uno dei tratti distintivi Fuji è la color science.
- Simulazioni pellicola uniche, che rendono le immagini pronte “out of camera”.
- Toni naturali e fedeli, comparabili solo con Canon per resa sull’incarnato.
- Un look vintage ma versatile, amatissimo da fotografi di street, paesaggio e ritratti.
Ergonomia e costruzione
La X-H2S trasmette solidità:
- Corpo in lega di magnesio, robusto e tropicalizzato.
- Grip profondo e confortevole, anche se il peso è superiore rispetto ad altre APS-C.
- EVF da 5,76 milioni di punti fluido e dettagliato.
- Schermo LCD flippabile: utile per vlogging, anche se divisivo tra i puristi.
Stabilizzazione e usabilità
L’IBIS a 7 stop è un altro punto forte:
- Molto efficace in video, tanto da permettere di lavorare spesso senza gimbal.
- Qualche critica da parte di chi preferisce sistemi più neutri, ma con un po’ di pratica i risultati sono eccellenti.
Fotografia: dove eccelle
- Sport e wildlife: l’accoppiata sensore stacked + crop APS-C (1,5x) regala focali più spinte a costi contenuti. Un 100-400 diventa un 150-600, perfetto per avifauna o eventi sportivi.
- Street e paesaggio: colori Fuji e compattezza del sistema la rendono ideale.
- Ritratto: buoni risultati, anche se il bokeh resta meno pronunciato rispetto al full frame.
Video: vera arma segreta
La X-H2S è una mirrorless ibrida con ambizioni cinematografiche:
- 6.2K open gate fino a 30p, perfetto per ritagli verticali e formati cinema.
- 4K fino a 120 fps (con crop) e Full HD fino a 240 fps.
- Registrazione in ProRes interno, raro in questa fascia, che rende i file più gestibili in post.
- 14+ stop di gamma dinamica, una cifra notevole per APS-C.
- Autofocus rinnovato con tracking occhi, volti, animali e veicoli: non ai livelli top di Sony/Canon, ma un grande passo avanti rispetto a XT3/XT4.
Punti deboli
- Prezzo elevato per una APS-C: circa 2.400 € solo corpo.
- Prestazioni in scarsa luce inferiori alle full frame.
- Batteria che cala velocemente con prestazioni spinte.
- Peso e dimensioni non da APS-C “leggera”.
Conclusioni
La Fujifilm X-H2S è una APS-C fuori dal comune, pensata per chi cerca velocità, versatilità e qualità colore. Non è la scelta ideale per chi vuole semplicemente iniziare, ma per fotografi sportivi, wildlife e videomaker rappresenta una delle opzioni più complete e interessanti sul mercato.
Con questa macchina Fujifilm dimostra che l’APS-C non solo ha ancora senso, ma può anche mettere in difficoltà molte full frame.
Per saperne di più spiego nel dettaglio i pro e i contro di questa fotocamera nel video Youtube che trovi qui sopra in cima alla mia pagina.
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