l’evoluzione del suono ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella narrazione cinematografica, contribuendo in modo significativo a influenzare l’emozione e l’esperienza del pubblico. In questo articolo, esploreremo l’evoluzione del sonoro nel cinema, dall’introduzione del dialogo nei film alle moderne tecniche di sound design, evidenziando i passaggi cruciali che hanno portato a questa trasformazione.
La Rivoluzione del Dialogo: Da “Il Cantante di Jazz” a “Lights of New York”
Nel 1927, con l’uscita di “Il Cantante di Jazz”, il cinema ha vissuto una delle sue più importanti rivoluzioni. Questo film non solo ha introdotto il sonoro sulla pellicola, ma ha anche gettato le basi per l’uso del dialogo nel cinema. Tuttavia, non è stato fino all’uscita di “Lights of New York” nel 1928 che il pubblico ha assistito a un film interamente strutturato su dialoghi. Questa innovazione ha segnato la fine dell’era del cinema muto, aprendo la strada a una nuova forma di espressione artistica che ha cambiato per sempre il modo di raccontare storie al cinema. L’intégration del sonoro ha regalato un’esperienza di visione più coinvolgente e realistica, facendo sì che gli spettatori iniziarono a percepire il film come un mezzo di comunicazione più diretto ed emotivo.
L’Importanza del Suono: Nasce il Sound Designer
Negli anni ’70, un altro grande cambiamento è stato avviato dalla figura del sound designer. Prima di questo sviluppo, il suono era gestito attraverso vari tecnici e figure professionali, ma con l’emergere del sound design, si è introdotto un nuovo modello di lavoro. Il primo ad essere accreditato come sound designer fu Walter Murch nel 1979, per il film “Apocalypse Now”, in cui la cura per il suono divenne essenziale. Murch ha dimostrato quanto il suono possa influenzare la narrazione e il coinvolgimento emotivo del pubblico, richiedendo una progettazione più sofisticata e mirata delle colonne sonore e degli effetti sonori. Questo approccio ha portato a una maggiore consapevolezza.
“Il cantante di jazz” (The Jazz Singer), uscito nel 1927, è uno dei film più famosi e significativi della storia del cinema perché segna una delle innovazioni più rivoluzionarie nell’industria cinematografica: l’introduzione del sonoro sincronizzato nelle pellicole, che cambiò per sempre il modo di fare cinema.
Perché è famoso?
- La rivoluzione del cinema sonoro: Fino a quel momento, i film erano tutti muti e la musica o i dialoghi venivano trasmessi tramite didascalie scritte. “Il cantante di jazz” fu il primo film a utilizzare in modo significativo la tecnologia del suono sincronizzato con le immagini, cioè i dialoghi e la musica che si sentono direttamente nelle scene, piuttosto che essere accompagnati da una colonna sonora o interpretati da attori in seguito. Questa innovazione aprì la strada alla nascita del cinema sonoro, cambiando per sempre il modo in cui i film venivano realizzati e fruibili dal pubblico.
- Il primo film con dialoghi parlati: Anche se non è completamente parlato (gran parte del film è ancora muto), alcune scene cruciali presentano dialoghi, come la famosa scena in cui il protagonista, interpretato da Al Jolson, canta “Mammy” e pronuncia le sue prime parole. La sua esecuzione vocale, oltre che emozionante, segna un punto di non ritorno nella storia del cinema, poiché dimostrò che un film poteva non solo avere la musica, ma anche avere voci reali, dando un nuovo livello di espressione e comunicazione al medium cinematografico.
- Al Jolson, protagonista e icona del cinema musicale: Al Jolson, che interpretava il protagonista Jakie Rabinowitz, era uno dei più grandi cantanti e performer dell’epoca, noto per la sua energia travolgente e la sua presenza sul palco. La sua interpretazione nel film, con il suo stile teatrale e la sua voce potente, ha contribuito a far sì che “Il cantante di jazz” fosse un successo straordinario. La sua performance della canzone “Mammy”, che è diventata una delle sue canzoni più celebri, è ancora una delle scene più iconiche del film.
- Il tema del conflitto generazionale e culturale: Oltre alla sua importanza tecnica, “Il cantante di jazz” ha anche una trama emotivamente forte che ha colpito il pubblico dell’epoca. Racconta la storia di Jakie Rabinowitz, un giovane ebreo di New York che sogna di diventare un cantante di jazz, ma è ostacolato dal padre, un rabbino tradizionalista che vuole che segua la tradizione e diventi anche lui un religioso. La pellicola esplora il conflitto tra il giovane e il padre, rappresentando temi di emancipazione, identità culturale e le sfide dei nuovi sogni in una società che sta cambiando rapidamente. Questi temi universali di lotta tra tradizione e modernità sono ancora rilevanti e li rendono una trama emozionante e atemporale.
- Impatto sul pubblico e successo commerciale: “Il cantante di jazz” ebbe un enorme successo commerciale e divenne un film di grande popolarità. La gente accorreva nelle sale cinematografiche non solo per la novità del suono, ma anche per la presenza di Jolson, che era una star di enorme fama. Il film contribuì ad accelerare l’adozione del sonoro, e anche se il passaggio definitivo al cinema sonoro completo sarebbe avvenuto negli anni successivi, The Jazz Singer è stato un punto di partenza fondamentale per quella transizione.
- Un simbolo di modernità e di cambiamento: “Il cantante di jazz” ha anche un valore simbolico, poiché è uscito proprio in un momento storico di grande cambiamento. Gli anni ’20 erano un periodo di trasformazioni rapide, in particolare negli Stati Uniti, tra l’emergere del jazz, l’affermarsi della cultura popolare, e la crescente influenza della tecnologia. Il film rappresenta questo spirito di modernità, sia attraverso la musica jazz (che all’epoca stava esplodendo) sia attraverso l’adozione di una nuova tecnologia, il sonoro, che cambiò il cinema per sempre.
Curiosità:
- Al Jolson è spesso ricordato per aver fatto uso di un “blackface” in alcune delle sue esibizioni, un aspetto controverso, ma che era comune in alcune forme di spettacolo dell’epoca. Questo tema ha suscitato discussioni e critiche moderne, ma all’epoca la pratica non era vista allo stesso modo.
- Sebbene “Il cantante di jazz” sia stato un successo epocale, la sua influenza non si limitò alla sola carriera di Jolson; innescò una vera e propria rivoluzione nel cinema, portando all’adozione del sonoro da parte di molte altre produzioni.
Conclusione:
“Il cantante di jazz” non è solo famoso per il suo contributo tecnico, ma è anche un film che racconta una storia ricca di conflitti personali e culturali. Ha cambiato il cinema e ha lasciato un’eredità che si riflette ancora oggi nelle pellicole moderne. Se non fosse stato per il suo successo, è possibile che il cinema sonoro avrebbe impiegato molto più tempo a decollare.
“Lights of New York” (1928) è noto per essere il primo film completamente parlato, cioè il primo a utilizzare il sonoro in maniera totale per l’intero film, e non solo in alcune scene come in The Jazz Singer (1927).
La relazione con “The Jazz Singer” e il passaggio al vero dialogo:
- “The Jazz Singer” (1927), come già accennato, è stato il primo film a introdurre l’uso significativo del sonoro, ma non era un film completamente parlato. Gran parte di “Il cantante di jazz” è ancora muto, con solo alcune sequenze di dialoghi e canzoni sincronizzate. La parte del dialogo era limitata, e il film utilizzava il sonoro principalmente nelle canzoni e in alcuni momenti chiave, ma per il resto restava un film muto.
- “Lights of New York”, uscito nel 1928, è stato il primo film che ha utilizzato il sonoro in tutte le sue scene, includendo il dialogo completo tra i personaggi, non solo canzoni o brevi sequenze di dialogo. Questo film è importante perché segna il passaggio dalla pellicola muto a quella parlata in modo completo e pervasivo.
Perché “Lights of New York” è un passo cruciale:
- Tecnologia del sonoro: Il film è stato realizzato con la tecnologia del sonoro adottata dalla Warner Bros., che aveva sviluppato il sistema di sincronizzazione del suono Vitaphone, una delle prime tecnologie che permetteva di sincronizzare il suono con l’immagine. Se in The Jazz Singer il sonoro era utilizzato solo per alcuni numeri musicali e per alcuni dialoghi sparsi, Lights of New York fu il primo film dove il sonoro veniva utilizzato per l’intero film, comprese le conversazioni tra i personaggi.
- Significato storico: Mentre The Jazz Singer fu un grande successo che mostrò le potenzialità del sonoro, Lights of New York rappresenta la piena realizzazione del cinema sonoro. In altre parole, con “Lights of New York”, il cinema parlato si consolidò come una nuova forma d’arte e di intrattenimento che avrebbe rivoluzionato l’industria cinematografica.
Il film in breve:
“Lights of New York” è un film drammatico e gangster, tipico degli anni ’20, con una trama che coinvolge il crimine e la criminalità nella città di New York. La sua importanza risiede però più nella sua innovazione tecnica che nella qualità della trama, che non fu particolarmente acclamata. Nonostante la critica non fosse entusiasta del film, il suo impatto sull’industria cinematografica fu enorme.
Il passaggio al sonoro completo:
- Il vero cambiamento che Lights of New York introdusse non era solo l’uso di dialoghi parlati, ma la possibilità di fare un intero film con il sonoro, utilizzando la tecnologia per rendere possibile una narrativa in cui il dialogo e i suoni erano parte integrante della storia, non solo un accessorio.
- Questo film ha dimostrato che il sonoro completo poteva essere utilizzato per raccontare storie in modo efficace, senza sacrificare la qualità narrativa. Anche se The Jazz Singer aveva fatto il primo passo importante, Lights of New York ne consolidò la praticità e l’efficacia.
In conclusione:
“Lights of New York” è stato davvero il primo film totalmente parlato, in cui i dialoghi tra i personaggi erano sincronizzati e presenti in tutto il film. Sebbene The Jazz Singer fosse una pietra miliare che apriva la strada, fu Lights of New York che mostrò il potenziale del cinema sonoro in tutta la sua interezza, accelerando l’adozione del sonoro in tutta l’industria cinematografica.