Cos'è il diaframma
Il diaframma di una lente è un componente meccanico che regola la quantità di luce che entra nell’obiettivo e che raggiunge il sensore della macchina fotografica.
Di solito è costituito da una serie di lame metalliche che si aprono e si chiudono come le ali di una farfalla, in modo da modificare il diametro del foro attraverso cui passerà la luce.
Ha un’importante funzione tecnica, poiché permette di controllare la profondità di campo dell’immagine, cioè la zona di nitidezza che si ottiene dall’oggetto in primo piano fino all’orizzonte più lontano nello sfondo.
È indicato con una serie di numeri F o T (f/1.4, f/2.8, f/4, f/5.6, f/8, f/11, f/16…T/1.4, T/2.8…) che rappresentano il rapporto tra la lunghezza focale dell’obiettivo e il diametro dell’apertura del diaframma.
Maggiore è il numero F, minore sarà l’apertura del diaframma, e quindi minore la quantità di luce che entra nell’obiettivo.
Differenza tra ƒ-stop e T-stop
La differenza principale tra f-stop e t-stop riguarda la misurazione della quantità di luce che entra nell’obiettivo, ma con un’attenzione specifica a vari fattori:
f-stop:
Il termine f-stop (o f/numero) si riferisce alla relazione matematica tra la lunghezza focale di un obiettivo e il diametro dell’apertura dell’iride. È una misura teorica che descrive l’ampiezza dell’apertura del diaframma e, di conseguenza, la quantità di luce che passa attraverso l’obiettivo.

Un valore più basso (come f/2.8) indica un’apertura più ampia, quindi una maggiore quantità di luce che entra. La funzione principale dell’f-stop è determinare la profondità di campo e la quantità di luce che raggiunge il sensore o la pellicola. Tuttavia, l’f-stop non tiene conto delle perdite di luce causate dal design ottico dell’obiettivo, come riflessioni e dispersioni.
t-stop:
Il t-stop (o “transmission stop”) è una misura che tiene conto anche delle perdite di luce dovute alla trasmissione attraverso i vari componenti ottici dell’obiettivo (come lenti, rivestimenti antiriflesso, ecc.). Il t-stop è quindi più accurato rispetto all’f-stop quando si tratta di determinare la quantità effettiva di luce che raggiunge il sensore o la pellicola. È utilizzato principalmente nel contesto delle riprese cinematografiche, dove la consistenza della luminosità tra diverse lenti è cruciale.
In pratica:
- L’f-stop è una misura teorica che non tiene conto delle perdite di luce nel sistema ottico.
- Il t-stop è una misura pratica che considera anche queste perdite, quindi rappresenta la reale quantità di luce che arriva al sensore.
Esempio:
Un obiettivo potrebbe avere un’apertura di f/2.8 come valore teorico (f-stop), ma a causa di perdite interne, la quantità effettiva di luce che arriva al sensore potrebbe corrispondere a un t-stop di f/3.2. Quindi, il t-stop fornisce una rappresentazione più precisa della luminosità effettiva dell’immagine.
Utilizzo:
- f-stop è usato principalmente in fotografia.
- t-stop è più comune nel cinema e nella produzione video, dove è importante che tutte le lenti di un set di riprese abbiano lo stesso livello di trasmissione della luce, per evitare variazioni di esposizione durante una ripresa.
Il diaframma nelle riprese video
Questo parametro permette di controllare la profondità di campo, ovvero la zona di messa a fuoco che appare nitida, e di ottenere un effetto di sfocatura sullo sfondo o sull’avanti piano. In generale, maggiore è l’apertura del diaframma, minore sarà la profondità di campo.
Per ottenere un effetto bokeh, ossia una sfocatura morbida e sfumata sui punti fuori fuoco, si consiglia di utilizzare un diaframma aperto (es. f/1.4, f/2.0). Al contrario, se si desidera avere una maggior profondità di campo, come ad esempio in riprese paesaggistiche, si dovrà utilizzare un diaframma più chiuso (es. f/8.0, f/11).
Inoltre, è importante considerare che l’utilizzo di un diaframma troppo chiuso può portare a perdere di qualità dell’immagine a causa della diffrazione, ovvero l’effetto che si ha quando la luce si distorce all’interno dell’obiettivo. Infatti si ha un punto massimo di nitidezza che varia in base alla costruzione dell’ottica, generalmente il picco si ha a f/8 e superato tale o preceduto si va in perdita di nitidezza ma è meglio sempre informarsi tramite scheda tecnica dell’obiettivo per avere una panoramica più dettagliata.
In sintesi, l’iris è uno dei parametri fondamentali da tenere in considerazione durante le riprese video, poiché permette di controllare la profondità di campo e di ottenere effetti creativi sulla sfocatura.
È importante, tuttavia, prestare attenzione alle difficoltà che possono sorgere dall’utilizzo di diaframmi troppo chiusi o troppo aperti, che possono portare a perdita di qualità dell’immagine.
In sintesi:
1. La profondità di campo ridotta concentra l’attenzione sull’oggetto in primo piano e sfoca lo sfondo, creando un effetto bokeh.

2. Una profondità di campo più ampia permette di tenere a fuoco sia l’oggetto in primo piano che lo sfondo, dando una visione più realistica della scena utile in campi lunghi.

3. Può essere usato per controllare l’esposizione, regolando la luce che entra nell’obiettivo e permettendo di creare immagini più luminose o scure.
4. Infine, il può essere usato per creare effetti di flare, ovvero l’effetto di luce diffusa e riflessa che si crea quando il sole o una fonte luminosa diretta colpiscono l’obiettivo.
In sintesi, il diaframma è uno strumento potente per creare effetti suggestivi durante la ripresa video e permette di dare una maggior espressività all’immagine.

In sintesi, sebbene ogni obiettivo abbia i suoi punti di forza, è fondamentale ricordare che scegliere tra f-stop e t-stop dipende dalle necessità specifiche del fotografo o del videomaker. La bellezza della fotografia e del cinema risiede nella capacità di comprendere e manipolare la luce, e con questa conoscenza, ogni scatto diventa una sfida da vincere.
Come disse Ansel Adams, ‘La fotografia è l’arte di rendere visibile l’invisibile’. Con questi strumenti nelle tue mani, sarai in grado di far luce su ogni dettaglio.
Ora che conosci il Diaframma e la differenza tra f-stop e t-stop, sei pronto a diventare il prossimo maestro della luce… o almeno a non sembrare più un turista con una fotocamera.
Scherzi a parte, spero di averti aiutato con questo articolo e ti saluto con un abbraccio. Buon divertimento con i tuoi scatti.